ARCICONFRATERNITA SS. TRINITA’ DEI PELLEGRINI
Codice Fiscale 800 158 60754
Eretta intorno al 1580 e certamente prima marzo 1584, nella chiesetta e nelle case attigue, volute da Achille Maresgallo e fatte costruire da Giovanni Tommaso Landolfo, suo esecutore testamentario, nel 1589, la compagnia o confraternita della SS. Trinità dei Pellegrini si installò e svolse per secoli la sua assistenza. Non essendo però la chiesetta (nel 1925) volgarmente detta del Bambino (oggi ceduta in comodato d’uso gratuito alla Chiesa Greco-Ortodossa) , capace per lo svolgimento delle riunioni e specialmente delle attività religiose i suoi membri chiesero ed ottennero allo scopo la cappella della circoncisione nella vicina chiesa di “Sant’Antonio da Padova” dei minori osservanti di San Francesco d’Assisi, oggi meglio conosciuta di “San Giuseppe Patriarca”. Trattando degli ospedali e, in particolare, di quello dei pellegrini, si parla dell’omonima confraternita in vari documenti.
Il 7 marzo 1633 l’Arciconfraternita si aggrega a quella di Roma fondata a sua volta il 16 agosto 1548 da San Filippo Neri che ne diede esecuzione nel 1550 in occasione del giubileo sotto il Pontificato di Giulio III albergando per giorni i poveri Pellegrini e Convalescenti. “Fra quei confratelli, che vestono sacco rosso, è ascritta la più fervida Nobiltà Romana” (Regole dell’Arciconfraternita della SS. Trinità Lecce ed. 1940).
Nella visita del 17 maggio 1649 del Vescovo Don Luigi Pappacoda risultano le leggi con le quali un tempo si regolarono i Confratelli della SS. Trinità di Lecce e si è amministrato lo Spedale così come pure che la stessa fu aggregata a quella di Roma il 7 marzo 1633.
Circa due secoli dopo, decaduta l’antica arciconfraternita, per restaurarla ne furono rifatte le Regole approvate con regio decreto del 2 giugno 1797.
Le regole sono raccolte in un volumetto stampato nel 1940 dalla Tipografia “La Celere”.
A quelle regole la Confraternita si è sempre ispirata pur dovendo adeguarsi alle richieste che i vari Vescovi e padri Spirituali hanno dettato al fine di rendere il più possibile omogenea la disciplina della realtà confraternale della Diocesi.
L’atto ufficiale della concessione in uso dell’attuale basilica di Santa Croce all’Arciconfraternita è del 1833.
Già civilmente riconosciuta con RD del 21 novembre 1934, L’arciconfraternita ha ottenuto simile decreto del Ministero dell’Interno del 30 novembre 1987ottenendo con esso il riconoscimento della Personalità Giuridica.
L’Arciconfraternita, che attualmente conta n 14 confratelli effettivi e n 19 consorelle effettive e n. 20 confratelli aggregati e n 41 consorelle aggregate, si è dotata di un proprio regolamento interno approvato dall’Assemblea Generale dei Confratelli e Consorelle con deliberazione del 18/03/2001.
L’Arciconfraternita attualmente gestisce tre cappelle cimiteriali così intitolate:
- SANTA CROCE
- TRINITA’
- SAN FILIPPO NERI
In passato le tre Cappelle erano conosciute rispettivamente come Cappella di Santa Croce Vecchia, Nuova e Nuovissima.
Tra le finalità della Confraternita:
- formare i membri alla vita e alla testimonianza cristiana attraverso la catechesi, la partecipazione alla santa liturgia, la preghiera personale e familiare;
- animare il culto pubblico nella Chiesa di Santa Croce nella venerazione di San Filippo Neri, della SS. Trinità a cui è intitolata la Parrocchia e della Santa Croce a cui è intitolata la Basilica;
- promuovere la comunione fraterna nel rispetto, nell’accoglienza e nella solidarietà reciproca, soprattutto nei momenti di sofferenza e di bisogno;
- testimoniare la carità verso il prossimo con costante servizio di volontariato e collaborando con l’attività della Caritas Parrocchiale;
- partecipare e sostenere le iniziative pastorali della Parrocchia, partecipare al 50 % alle spese relative al salario del sacrestano ed a quelle necessarie all’ordinaria manutenzione della Basilica;
- promuovere l’annuncio della speranza cristiana con la sepoltura e la preghiera di suffragio per i Defunti che si svolge nella terza domenica di ogni mese.
I confratelli vestono una tunica lunga di colore rosso con fascia cremisi e le consorelle una mantellina orlata di passamaneria cremisi. I membri del consiglio sovrappongono alla divisa una medaglia riportante lo stemma dell’Arciconfraternita e a tergo l’occhio incorniciato dal triangolo.
Dopo questi brevi cenni di carattere introduttivo, si ritiene opportuno indicare, pur sinteticamente, le attività più significative svolte dall’Arciconfraternita:
- Contribuisce, anche finanziariamente, alla realizzazione del Presepe allestito annualmente nella Basilica;
- Cura, a proprie spese,il montaggio della raggiera monumentale e le celebrazioni delle Sacre Funzioni della Settimana Maggiore, culminanti nella Veglia Pasquale;
- Per antica e consolidata tradizione, organizza, la benedizione delle Palme presso il Santuario di Maria SS. Addolorata, insieme ai Confratelli e Consorelle di quell’Arciconfraternita, culminante nella processione congiunta di rientro in Basilica;
- Cura e finanzia le Celebrazioni del Triduo in onore di San Filippo Neri, Protettore dell’Arciconfraternita;
- Cura e finanzia le Celebrazioni del Triduo in onore della SS. Trinità, intestataria Dell’Arciconfraternita;
- Cura e finanzia le Celebrazioni del Triduo in occasione della Solennità dell’Esaltazione della S. Croce, intestataria della Basilica;
- Cura, a proprie spese, le Celebrazioni dell’Ottavario in suffragio dei Confratelli e Consorelle defunti;
- Cura la Celebrazione, a proprie spese, delle SS. Messe nelle Cappelle Sociali il giorno della Commemorazione dei Defunti.
- Eroga annualmente, un cospicuo contributo Pro Seminario;
- Eroga annualmente un altrettanto cospicuo contributo all Caritas Parrocchiale;
- E’ stato erogato un contributo non lieve a favore di una Associazione di Volontariato che cura l’Assistenza ai soggetti affetti da Handicap di vario genere;
Nell’ambito delle iniziative di carattere Culturale e di promozione del Sodalizio, sono stati eseguiti, in Basilica, concerti di musica sacra e rappresentazioni sempre di carattere religioso.
E’ stata finanziata la pubblicazione di un libro sul mistero della santissima Trinità, curato dal Rettore Emerito dell’Arciconfraternita e della Federazione Diocesana delle Confraternite, Avv. Cosimo Alessandro Longo.
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