La prima cappella che si incontra percorrendo la navata sinistra ospita l’altare dedicato a San Pier Celestino, al secolo Pietro da Morrone, eremita abruzzese, fondatore dell’ordine dei benedettini, nonché quel più famoso Celestino V di dantesca memoria “che fece per viltà il gran rifiuto”.[1] L’episodio cui Dante fa riferimento nel III canto dell’Inferno è qui rappresentato nella barocca tela di scuola napoletana, che raffigura San Pier Celestino inginocchiato davanti la Vergine e il Bambino nell’atto della rinuncia la pontificato.
L’altare settecentesco è privo della mensa per ospitare il moderno fonte battesimale in pietra leccese, poiché la chiesa è anche sede parrocchiale.
BIBLIOGRAFIA:
[1] CFR. DANTE, Inferno, III, 60.
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