Lettera ai parrocchiani del 2 Settembre 2022

                                                                 Lecce, 2 settembre 2022

Prot. 167/2022

            Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, Cari Ammalati, Care famiglie, Carissimi tutti,

vi raggiungo con questa mia breve lettera per salutarvi personalmente e augurarvi ogni bene nel Signore.

L’accoglienza che mi avete riservato è stato un segno stupendo della vostra bontà e pertanto vi ringrazio di vero cuore. Già molti di voi, personalmente o in piccoli gruppi, mi hanno espresso il desiderio di voler collaborare nelle diverse attività della Parrocchia. Tanto è stato fatto in questi anni dai miei cari predecessori, e, in particolar modo, negli ultimi anni, da don Antonio e da don Flavio. Ora, sulla loro scia, siamo chiamati a proseguire il cammino di fede, a rafforzare la nostra testimonianza di carità, per rendere questa Basilica fonte di acqua viva che zampilla per la vita eterna.

Come ben sapete, la nostra Basilica supera gli angusti confini parrocchiali, perché molti fedeli vi si avvicinano in quanto qui possono trovare un luogo idoneo per la preghiera e il ristoro della propria anima.

Mi auguro, allora, che possiamo sempre più migliorare la qualità delle nostre Celebrazioni, affinché come il Rosone della facciata lascia passare il sole e produce mirabili effetti di bellezza e giochi di luce all’interno del Tempio, allo stesso modo noi ci impegniamo a lasciar passare la luce della grazia di Cristo affinché illumini il nostro cuore, doni pace al nostro cuore e aumenti il sapore della conoscenza della Trinità Santissima, Padre, Figlio e Spirito Santo, unica meta del nostro pellegrinare.

Desidero far giungere il mio saluto nel Signore crocifisso e risorto a Voi, cari ammalati, che siete uniti in modo speciale alle sofferenze di Gesù e così contribuite con la vostra vita fatta preghiera alla salvezza del mondo.

Anche voi, carissimi, che partecipate alla Messa domenicale provenienti da ogni parte della Città, sentitevi qui in casa e respirate un clima di famiglia. Se potessimo comprendere quanto sia importante partecipare in modo attento, devoto, sincero, profondo ai divini Misteri, allora la nostra anima raggiungerebbe in poco tempo le alte vette dell’incontro consolante e santificante con il Signore.

            Non faccio una scoperta se dico che alcuni cristiani hanno un’idea povera della Santa Messa, e che altri la vedono solo come rito esteriore. E’ la meschinità del nostro cuore che ci fa accogliere come abitudine il più grande dono che Dio potesse fare agli uomini. In ogni Messa interviene tutta la Trinità Santissima e per corrsipondere al Suo amore ci si chiede una donazione totale: noi infatti ascoltiamo Dio, gli parliamo, lo vediamo e lo gustiamo. Vivere la S. Messa significa rimanere in preghiera continua, con la convinzione che per ciascuno di noi si tratta di un incontro personale con Dio: lo adoriamo, lodiamo, ringraziamo, facciamo atti di riparazione per i nostri peccati, ci purifichiamo. La Messa è un’azione divina, non umana. Il sacerdote che celebra collabora al progetto del Signore, prestando la sua voce, l’Assemblea che partecipa forma un unico Corpo con Cristo Salvatore.

Pertanto, si radichi in noi il desiderio di partecipare alla Messa in modo nuovo, con più devozione, con vero slancio e con profondo amore.

Ora, vi offro qualche avviso per la settimana, in modo che possiate dissetarvi alla sorgente di vita spirituale e a quella fontana viva che è la Parrocchia.

Da Domenica 11 settembre a martedì 13 settembre celebreremo il triduo in onore della Santa Croce, festa della Basilica: 18.30 Rosario; 19.00 S. Messa e 19.30 Preghiera di lode al Crocifisso e momento di adorazione

Mercoledì 14 settembre : 18.30 Rosario; 19.00 S. Messa e 19.30 Preghiera di lode al Crocifisso  e momento di adorazione

Sabato 17 settembre: Ore 20.30 Recital su un sacerdote amante della Croce, David Maria Turoldo.

Infine, è mio profondo e vivo desiderio incontrare le persone anziane, sole, ammalate che desiderino ricevere una parola di conforto e il Sacramento dell’Eucaristia. Pertanto, vi prego di segnalare queste situazioni in Sacrestia.

Concludo con la preghiera a Gesù Crocifisso che spero possiate recitare personalmente e in casa:

Eccomi o mio amato e buon Gesù: alla Santissima tua presenza, prostrato, Ti prego col fervore più vivo a stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti mentre io con tutto l’amore e con tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di te, o buon Gesù, il santo profeta Davide: “Trapassarono le mie mani e i miei piedi, contarono tutte le mie ossa!”. lo ti adoro, o Croce Santa, che con le venerabili membra di Nostro Signor Gesù Cristo, fosti adorna ed aspersa del Suo preziosissimo Sangue. Adoro te, mio Dio, posto in essa e te, o Croce Santa per amor Suo. Amen.